LO SMARTWORKING IN ITALIA TRA ESPERIENZE E PROSPETTIVE

LO SMARTWORKING IN ITALIA TRA ESPERIENZE E PROSPETTIVE

Proposte per nuovi modelli di lavoro nell’impresa

Proposte per nuovi modelli di lavoro nell’impresa

Il nostro modo di vivere e lavorare cambierà molto nei prossimi anni.
Basti pensare che, secondo l’Osservatorio smartworking della School of Management del Politecnico di Milano, a febbraio erano 570 mila i lavoratori che prestavano servizio fuori dall’ufficio. Un dato in crescita del 20% rispetto al 2018 ma che rappresenta comunque poco più del 2% del totale. Negli Stati Uniti questa percentuale era già al 50%.

Durante il lockdown però, circa 8 milioni di persone hanno scoperto che il loro lavoro poteva essere svolto in maniera efficiente anche da remoto. Questa evoluzione era già in corso ma l’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ha provocato un’accelerazione del fenomeno. Si è trattato di una sorta di grande test generale che ci ha dimostrato che è possibile farlo, con vantaggi per il dipendente e l’azienda. E anche per l’ambiente.
In media infatti, i lavoratori “smart” sono più soddisfatti dei colleghi che lavorano in modalità tradizionale e riescono a gestire meglio gli obiettivi lavorativi e il loro tempo familiare. L’azienda ne trae benefici, con una migliore produttività, una riduzione dell’assenteismo e dei costi per gli spazi fisici. Al tempo ci sono meno spostamenti per recarsi sul posto di lavoro e dunque meno emissioni inquinanti.

Lo smartworking avrà dunque un impatto importante sulla vita di tutti noi. Ma questo comporterà delle inevitabili scelte, in tema di organizzazione aziendale, modelli di lavoro e tutele per i lavoratori. La politica ha un ruolo cruciale in questa fase di passaggio durante la quale sarà fondamentale anticipare i possibili problemi e preparare la strada a questo grande cambiamento.

Di questo si discuterà in maniera approfondita nei prossimi giorni durante il ciclo di incontri online, intitolato “Lo smartworking in Italia tra esperienze e prospettive”, promosso da Maria Pallini, deputata del MoVimento 5 Stelle e Facilitatrice nazionale del Team Lavoro e Famiglia. Il primo incontro in streaming si terrà venerdì 10 Luglio alle ore 18.30 e verterà sulle “proposte per nuovi modelli di lavoro nell’impresa”.

INTERVENGONO
Roberta Nicastro – Funzionaria INPS Avellino
Luca Carabetta – Vicepresidente Commissione Attività produttive, commercio e turismo, Camera dei Deputati
Dario Violi – Consigliere regionale, Movimento 5 Stelle Lombardia
Cinzia Broscritto – Funzionaria BNL Napoli

MODERANO
Maria Pallini – Facilitatrice nazionale Team Lavoro e Famiglia
Rina Valeria De Lorenzo – Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Camera dei Deputati e Team Lavoro e Famiglia

Iniziativa online
Il 10 Luglio 2020
10 luglio alle 18:30
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Ospiti

Roberta Nicastro

Roberta Nicastro

Funzionaria INPS Avellino
Luca Carabetta

Luca Carabetta

Vicepresidente Commissione Attività produttive, commercio e turismo, Camera dei Deputati
Dario Violi

Dario Violi

Consigliere regionale, Movimento 5 Stelle Lombardia
Cinzia Broscritto

Cinzia Broscritto

Funzionaria BNL Napoli
Maria Pallini

Maria Pallini

Facilitatrice Nazionale Team Lavoro e Famiglia
Rina Valeria De Lorenzo

Rina Valeria De Lorenzo

Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Camera dei Deputati e Team Lavoro e Famiglia

Proposte per nuovi modelli di lavoro nell’impresa

Il nostro modo di vivere e lavorare cambierà molto nei prossimi anni.
Basti pensare che, secondo l’Osservatorio smartworking della School of Management del Politecnico di Milano, a febbraio erano 570 mila i lavoratori che prestavano servizio fuori dall’ufficio. Un dato in crescita del 20% rispetto al 2018 ma che rappresenta comunque poco più del 2% del totale. Negli Stati Uniti questa percentuale era già al 50%.

Durante il lockdown però, circa 8 milioni di persone hanno scoperto che il loro lavoro poteva essere svolto in maniera efficiente anche da remoto. Questa evoluzione era già in corso ma l’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ha provocato un’accelerazione del fenomeno. Si è trattato di una sorta di grande test generale che ci ha dimostrato che è possibile farlo, con vantaggi per il dipendente e l’azienda. E anche per l’ambiente.
In media infatti, i lavoratori “smart” sono più soddisfatti dei colleghi che lavorano in modalità tradizionale e riescono a gestire meglio gli obiettivi lavorativi e il loro tempo familiare. L’azienda ne trae benefici, con una migliore produttività, una riduzione dell’assenteismo e dei costi per gli spazi fisici. Al tempo ci sono meno spostamenti per recarsi sul posto di lavoro e dunque meno emissioni inquinanti.

Lo smartworking avrà dunque un impatto importante sulla vita di tutti noi. Ma questo comporterà delle inevitabili scelte, in tema di organizzazione aziendale, modelli di lavoro e tutele per i lavoratori. La politica ha un ruolo cruciale in questa fase di passaggio durante la quale sarà fondamentale anticipare i possibili problemi e preparare la strada a questo grande cambiamento.

Di questo si discuterà in maniera approfondita nei prossimi giorni durante il ciclo di incontri online, intitolato “Lo smartworking in Italia tra esperienze e prospettive”, promosso da Maria Pallini, deputata del MoVimento 5 Stelle e Facilitatrice nazionale del Team Lavoro e Famiglia. Il primo incontro in streaming si terrà venerdì 10 Luglio alle ore 18.30 e verterà sulle “proposte per nuovi modelli di lavoro nell’impresa”.

INTERVENGONO
Roberta Nicastro – Funzionaria INPS Avellino
Luca Carabetta – Vicepresidente Commissione Attività produttive, commercio e turismo, Camera dei Deputati
Dario Violi – Consigliere regionale, Movimento 5 Stelle Lombardia
Cinzia Broscritto – Funzionaria BNL Napoli

MODERANO
Maria Pallini – Facilitatrice nazionale Team Lavoro e Famiglia
Rina Valeria De Lorenzo – Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Camera dei Deputati e Team Lavoro e Famiglia